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27 settembre 2006

Corpi di vetro


Mani smarrite
dentro sguardi glauchi.
Amo i capelli di Ecate,
che gelida respira,
chiude gli occhi
e vorrebbe dormire.
Miserabile tempo
che non vuol più condividere.
Vie di ferro che disperdono
quegli occhi di lupa,
ora asciutti e lontani.
Tasti e sillabe non contano più
e non importa il suono
quando il silenzio
non parla più con me
del mio amore.
Ha attraversato
senza un sospiro
il mio corpo di vetro
masticando con grazia
l'ultima illusione.
Ed ora il silenzio non ha più occhi.

21 settembre 2006

IL NOME DELL'AMORE (delirio in un atto)



La sentiva sempre dentro se
e le parlava
di come avrebbe voluto sentire
le parole scorrere
sulla pelle
come una lingua
che lecca il velluto,
il suo nome si fermava
in gola
e per ore restava li,
e lo strozzava,
chiudeva le mani,
stringeva i pugni
fino a farli diventare bianchi.
"Il nome, il nome, dimmi il nome dell'amore".
E lo scelse.
Il nome dell'amore
era scritto sulla lama di una sciabola
sulla punta di un proiettile
sulle mani di un boia.

Lei spariva e di colpo il giorno.
Un sole velenoso
aveva fatto il giro del mondo
e non aveva nessun dubbio.
E ancora semino parole.

19 settembre 2006

DESERTO SENZA NOME


Dove troverò un deserto

senza il tuo nome,

le parole che amo,

i silenzi che conosco,

i desideri affogati nel sale.

Ancora qui, tra mille nomi

ritrovo il tuo.

E non servono argivi scudi

né armature d'oro

dove tra il fulgore del verbo

nascondo la mia inconsolabile

mestizia.

La mia bocca ora affonda

in turgidi umori

dove il buio

sarà mio alleato

e tra carni e sussurri

cercherò il nuovo oblio.

18 settembre 2006

Categoria vivere: sorrisi.

Categoria difficile. Categoria alla quale tutti aderiscono. Molti rinunciano anzitempo. Volenti o nolenti si prende parte al carnevale della vita. E allora, tanto vale provare.
E ci si impegna, con voglia e speranza. Sorridendo all'umanità. Un sorriso che ti costringi a trasformare in una maschera. Che importa. Il sorriso è come la peste: contagioso.
E inizia cosi la tua avventura! Poche cose da portare sulla schiena ma un immenso bagaglio dentro te. Ti sei sempre detto che quello che hai dentro nessuno te lo potrà mai portare via. Nemmeno se ti portassero via tutto. La vera ricchezza è dentro di te.
Poi incontri altri sorrisi. Quei sorrisi che ti lasciano credere. Quei sorrisi che cominciano a rubarti piccoli pezzi di te. Piccoli pezzi dentro di te.
E così cominci a sentire che qualcosa ti è stato portato via.
Ma tu sorridi. E loro sorridono. Sorridono con te? O di te? Tu sei tranquillo. Vuoi essere tranquillo. Devi essere tranquillo. Non puoi credere di non essere tranquillo, perchè loro sorridono. Vedi i loro denti.
Ma sono sorrisi? I loro denti sono aguzzi. Mordono i tuoi sogni, dilaniano le tue emozioni, sbranano i tuoi progetti. Sono sorrisi?
Quando cominci a pensare con troppe domande cominci a convivere con troppi dolori. Sono sorrisi?
Sei sempre più povero. I denti... Non sono sorrisi. Le risposte cominciano ad arrivare. Non sono sorrisi... Mostrano i denti. Sono vampiri.
Mi avevano scambiato per uno di loro: tu sorridi, loro mostrano i denti. E masticano ogni cosa che trovavano dentro di te. Non sono sorrisi.
Ora fanno male. Prima non li sentivi. Perchè? Solo ora fanno male. Hanno mangiato tutto dentro di te. Anche la morfina dell'amore. Ora stai male. Ora il dolore ti pulsa alle tempie.
E una mattina ti alzi ... e ti guardi allo specchio. Guardi ancora. Il sangue ti gela nelle vene. Guardi ancora. Quello non è più un sorriso. Sono solo denti. Aguzzi denti pronti a mordere.
Ora non hai più nulla. Ora non hai più voglia. Ora sei solo.
E loro, adesso, ridono davvero.

15 settembre 2006

Occhi nuovi


Morbida carne,
che una nivea madre
ha estirpato dal ventre.
Agile vita
che i suoi limiti insegue
dove ora è un sussurro,
sarà un canto domani.
Primi istanti nell'ombra
con l'amore che veglia,
dove ancora le orme
non rilasciano tracce.

Racconto di morte


Nausea calda
nello stomaco che spinge sul cuore
Non parlo e gli altri già sanno.
Parlo e gli altri non capiscono.
Parole, le mie che non suonano mai bene.

Zitto... zitto,
non parlare più.
Nemmeno lo scemo del villaggio
ha parole per te
Esiste una gomma per cancellare la vita?
Su quale foglio l'ho scritta?

Silenzio.
Le parole non sono per te,
Il nero è il colore che aspetto
Non ho più bisogno di amare

13 settembre 2006

La Casa Rosa


Una casa rosa,
La radio parla ancora
con la voce di chi morirà.
Volo radente,
il rombo della fine non chiede perché.
Un pensiero alla sua gente,
un'ultima promessa di libertà.
Sorrisi a stelle e strisce
dentro stadi pieni di paura.
Figli perduti, da tutti ignorati,
in quell'undici settembre
che nessuno più ricorda .

11 settembre 2006

Cenere e vita


Notti di muti ricordi
tra afrori tagliati
con lingue avide
Le mie levigate speranze
si spengono sugli sguardi
con l’amore che sussurra il suo canto
dentro mani pietose,
tra colonnati brillanti
dove stanche braccia
si inerpicano
sopra torri cieche.
Tu sei acqua morbida
che appaga la mia sete
di vendetta.
Così, da te,
mi lascerò amare
e ancora travolgere.

07 settembre 2006

Dipinto in bianco e nero

Le palpebre sbattono
L’immagine cambia
Non correrò mai più
Rimasti indietro i giorni usati
Fardelli di luce (troppo leggeri)
Angoli troppo bui
Dove trovare ragioni
La porta si apre
La sedia che aspetta
Vedere mi basta
Il paradiso poche ore
L'inferno per sempre
Vicini con le parole
Vicini con il respiro
Non chiudermi gli occhi
Tracce d'’inchiostro
Cantano per me
Come abbracciare il mondo?
Aria gelida ultime parole
Seguo le luci
Mi allontano
Pochi squilli ancora parole
Le ultime son poche
Un'altra pagina scritta
Leggila ancora
Per me

04 settembre 2006

Vivere ancora


Racchiuso
dentro un domani,
ci sarà ancora un posto
per dimenticare.

03 settembre 2006

RITROVANDO IL RESPIRO


Sai leggere così distante negli anni,
ascolti parole
che sembrano nuova vita ,
allontani lo sguardo
per non avere paura
di essere amata.
Chiudi le tue labbra
per non chiedere indietro
il dono di ieri.
Cammino leggero
sopra pensieri
che sola percorrerai,
ritrovando il respiro.
Nessun nome é solo un nome
Nessun viso é solo un viso
Nessun amore é solo un amore
Non cercarmi in basso a destra,
non sono un busta nell’aria
se cerchi solo lì
forse non è me che cerchi
Con uno sguardo vivrò
con uno sguardo morirò.
Odiami adesso,
non aspettare i miei occhi
per parlare all’amore.

02 settembre 2006

Un giorno.

Di che cosa dovrei parlarti? Della mia serena e tranquilla vita in questa società deforme?
O dovrei sorriderti, tutto il giorno, come un ebete, perchè tu hai bisogno di sapere che mi rendi felice?
"Pronto..? Sì, sto bene, grazie. E tu? ..Ah, si, bene... Mi fa piacere.... Allora divertiti." ... e fottiti!

Dove cazzo sta l'interruttore per spegnere questo strazio! Via, via...
Ti telefono. Non ci sei. Mi telefoni. Ci sei...
Hai almeno idea di cosa vuoi fare con me? Ma hai una merdossissima idea di quanto cazzo sai fare male, tu?
Arrivo! Dai, su, arrivo! Non sei contenta? Si dimmi..
"No, stai a casa, ho cambiato idea... mi serve una scusa.... Hai una scusa da prestarmi?... Finite? Eh beh... Pazienza. Sì, perche senza scuse non ho alibi per il mio ego! Eh sì, abbi pazienza, lo sai come sono: comincio a farmi domande, non trovo risposte e di te me ne sbatto un pò le palle."
Ma, io... ecco..
"Io cosa? Io cosa? Cazzo conti tu? Io conto! Tu fai che cazzo vuoi! ... mi frega assai di te.
Qui, se c'è qualcuno che sta male, quella sono io, bello mio! Te saludo! " ... Che stronza!

Sorrido?
Si... Stasera voglio dimenticare!
"... Pronto? ... Stasera che fai? ... Te l'ho detto che ti avrei chiamata presto, no?
Sì, sì... ma... ora quelle cazzate me le sono fatte passare... Sììì... non opporrò resistenza, sciocchina! Va bene, ti passo a prendere io... Sarà una notte dedicata alla memoria: tu per ricordarla. Io per dimenticarla.... Cosa? No... niente... Non importa... una delle mie solite battutine incomprensibili. Tu ridi e basta. Ciao gioia. A dopo."
Buona Notte.