Visualizzazioni ultima settimana

20 novembre 2012

un sorriso libero

Volevo raccontarti l'ultimo sorriso che ho incrociato per strada.
Lo portava a spasso un bambino: un sorriso libero, senza guinzaglio, infilato tra due occhi selvatici e ancora impreparati al mondo. Lo lasciava scorrazzare per strada, come se fosse possibile sorridere a chiunque, senza motivo, con l'irragionevole follia della felicità.
Irresponsabile piccolo diavolo, col sorriso gratuito.

Volete stare bene.

Volete stare bene.
 Comprare qualche ora di dolore, di gioia, di sogni, di emozioni in luoghi lontani, magari dove si può fingere, così, tanto per saper riconoscere i sentimenti e farvi due lacrime quando conviene, soppesare bene i pro e i contro della vita, ma senza coinvolgimaneti personali, solo per gioco, E poi, alla fine decidete che ho troppe pretese, ho idee che voi non volete condividere perché vi fanno sentire inetti, o troppo stupidi e che vi mettono in imbarazzo con il vostro moribondo e fragile ego.

E fate spendere ore. Ore che non hanno costo per voi, perchè per voi non hanno valore. Un tempo senza prezzo. Ingordi di parole e di emozioni le ingoiate come fossero il piatto di moda dello chef di grido, pensando che i soldi comprino tutto, anche l'intelligenza. Mi cercate perchè la mia testa è migliore della vostra e se lascio cadere qualche parola nelle vostre tasche vi sentite bene, gratificati dalla mia stanca attenzione per i vostri piccoli spiriti. Non vi costa nulla l'arte. La comprate a peso per rivenderla nel vostro mondo di oggetti comprati, insieme alle belle parole imparate, pronte per essere pronunciate nelle grandi occasioni. Ma buttarsi giù da una torre non vuol dire volare, affacciarsi alla finestra non é conoscere il mondo e parlare su un palco non significa recitare.