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25 febbraio 2010

In catene


Entro nelle chiese di notte
per rubare preghiere dimenticate.
Ascolto maledizioni e sogni,
compro gli ultimi libri
che brucerò insieme
al destino.
Quanto pesa il tempo nel tuo stomaco?
Vago nel mondo dei non vivi,
e come Er, dopo 1000 anni
troverò un corpo diverso.
Ancora tu berrai nel Lete
e sarà la notte.
Ora mi sento vivo,
preso dal tuo alito,
accolto dentro un pensiero.
Salva almeno il mio nome,
seppellisci la carne nel sole dell'est.
Io conosco
mani che stringono il freddo,
strade buie dove si perde la notte.
Tu ricordi nomi mai sentiti,
compri specchi che riflettono
una vita tagliente e sconosciuta.
Pagherò l'ultimo debito vivendo.
Respirami,
sono nell'aria.