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22 dicembre 2021

Tempo

Ho letto qualcosa del passato, sulla sua inutile utilità. Lo utilizziamo perchè ci hanno insegnato che il passato è una certezza e il futuro è un imprevisto. 

Il passato è una certezza dal momento in cui diventa passato, dal momento in cui non è più il presente. Il presente, che è il più vacuo degli attimi dell'esistenza , è un inesistente momento sospeso tra la vita e la morte, un ponte senza sostegni che porta nel vuoto del futuro. Costruiamo esistenze basate sul passato, o sul presente, perchè riusciamo a tenerci i piedi sopra, perchè abbiamo chiaro che ci siamo, ma non riusciamo a ricordare nemmeno per un istante che siamo nati per affrontare il futuro, e non ci importa quanto lungo sia questo futuro perchè ogni giorno del futuro è un giorno in meno della nostra vita e non vogliamo ricordarcelo. Ci si ferma sul passato o, nella migliore delle ipotesi, si prova a fermare un istante del presente, perchè qualcuno o qualcosa ci ha suggerito che non abbiamo più bisogno del futuro.  E così ce lo rubano, con indifferenza, senza che nessuno se ne accorga, perchè nessuno si accorge che gli sia stato rubato qualcosa che non sapeva di avere. 

Crediamo di non avere un futuro perchè sta sparendo anche il presente, e crediamo di avere un futuro perchè nessuno più racconta il passato. 

Sento lontano il passato, non è più ieri, è lontano da ciò che ho dentro il sangue, e scorre dentro quello che è un corpo che sta consumandosi ogni giorno di più in un futuro che si crea ogni momento, ogni giorno, un futuro inesorabile, senza soluzione di continuità, che ogni istante che passa perde il diritto di chiamarsi futuro, e prende il nome di "Tempo", con tutti i suoi figli, Anno, Mese, Giorno, Ora, Minuto, Secondo. Ci siamo perduti nel Tempo e non riusciamo più a viverne senza, non riusciamo più a considerare la vita come uno spazio dove vivere. Il tempo è il più mortale dei nemici. 

29 agosto 2021

Ancora Insieme



Lei era appoggiata  con la schiena al muro, seduta per terra, con le braccia che stringevano le gambe e il mento appoggiato alle ginocchia.

Lui stava in piedi in quella stanza nella semi-oscurità e le dava le spalle.

La voce di lei ripeteva  sussurrando una fredda cantilena: - “Lasciami andare… lasciami andare…”

Quando lui all’improvviso, ormai esasperato urlò: - “Smettila! Basta!”

Ma lei continuava: - “Chiudi gli occhi… lasciami andare”.

- “Basta, basta, basta!” urlò ancora lui. “Cerchi  forse di farmi impazzire?”

-  “Pensa a ciò che stai facendo. Tu forse già lo sei pazzo.”  rispose lei.  

Ci fu un breve silenzio poi  lui disse: - “ Si, hai ragione. Stare  qui con te  a parlare è follia.  Dovrei ignorarti. Ma sappi che, fuori di qui, nessuno saprà mai nulla di te.” 

- “Tu si. Basta questo.”

- “Finiscila! Tu sei mia. Tu sei legata a me, per sempre. Non puoi scegliere. Tu vivi perché io esisto!”

- “Si, non ho mai potuto scegliere, ma lo stesso vale per te. Io sono un segno della tua esistenza.”

- “Legati a doppio filo…io il padrone e tu la mia schiava.”

- “Schiava dei tuoi gesti ma non dei tuoi pensieri”

Il  viso di lui quasi si deformò in un ghigno e con sadico compiacimento le sussurrò:

- “E che importa? E’ la stessa cosa. Tu non avrai mai vita, sei un pensiero morto, senza azione. Hai solo desideri. Non esisti…” 

La cantilena di lei ricominciò incessante: - “Lasciami andare… lasciami andare… Sogna e liberami…”

- “Stupida… Non servirebbe a nulla. Non sarebbe che una piccola inutile fuga. Torneresti sempre qui da me. Saresti qui ogni  volta che  apro gli occhi, ogni volta che giro lo sguardo, ogni volta che ti cerco,  saresti qui, ai miei piedi.”

La porta si aprì piano e la luce di colpo illuminò la stanza.

La donna entrando nella stanza gli parlò con voce tranquilla: - “Dovresti smetterla di stare sempre al buio, Sebastiano. Guarda…  La vedi? Lei  è sempre li, non se ne va via. Non andrà mai via senza di te.”

- “E’ così testarda… parla solo di andarsene via. Cosa possiamo fare per lei? E poi perché mi parla solo al buio? Vorrei tanto che la sentisse anche lei, che le parlasse…  Capirebbe il male che mi fa. Cosa posso fare?”

- “Sebastiano, calmati adesso. Vedrai, tra poco non la sentirai più. Ora siedi qui”. 

La donna mise la mano nella tasca del suo camice e poi la avvicinò  al viso di Sebastiano, aprendola, lentamente. Sebastiano prese le piccole pillole colorate che gli avrebbero regalato per qualche ora un po’ di silenzio .Un piccolo sorso d’acqua e il respiro si sarebbe calmato, l’angoscia sarebbe svanita e lei non sarebbe andata più via.

La donna stava per uscire quando Sebastiano la chiamò dicendole: - “Lei dov’è?”

- “E’ qui, ai tuoi piedi. Guarda. La vedi? La tua ombra è qui. Non se ne è mai andata. Lei è tua e non ti lascerà mai. Ora chiudi gli occhi  e riposa. Riposate insieme.”

-  “ Si.  Insieme.  Io e lei. Grazie Dottoressa. A domani.”


RB

31 luglio 2021

Dentro Di Te


Porta dentro di te
un po' di gioia,
un po' di dolore,
un sorriso,
e qualche lacrima,
e la vita
non ti troverà
mai impreparato.
R.B.




Ciò che è mio



Non voglio rinunciare a nulla di ciò che è mio,
perchè non riesco a distruggere 
il desiderio di vivere. 
Mi fermo ad ascoltare il cuore 
che regala la mia vita ad un'altra notte,
dove il coraggio è sconosciuto,
perché all'amore non serve coraggio;
l'amore esiste al di fuori della volontà
segna la strada, 
come un cane
che piscia dove gli pare.
Nulla mi ferisce più, 
la vita serve a questo,
a riderle in faccia
mentre la rabbia ti morde lo stomaco, 
e ti parla della tua sconfitta.
Ciò che è mio non lo decide nessuno,
nemmeno il mio orgoglio,
nemmeno la volontà,
ciò che è mio è nascosto   
nella prossima cicatrice 
che mi lascerà 
un sorriso, 
uno sguardo, 
forse un bacio.
Mi attendono ancora mille notti insonni,
con la stessa musica stridente,
monotona, 
crudele e rassicurante,
perchè è così
che la solitudine vive,
raccontando sempre la stessa storia,
sfogliando un album con le immagini scolorite
della nostra morta felicità.

RB



 

01 maggio 2021

Ogni nuova parola

 Le parole ornano i pensieri e senza le parole i pensieri sono solo ronzii nella testa. La poesia è l'ornamento dei nostri pensieri. Ogni nuova parola sarà il punto di partenza per una nuova poesia. E non importa se non le leggerà nessuno, saranno il nostro tesoro, il nostro amore segreto per la vita  Perché la poesia è vita, e rende liberi.

RB

12 aprile 2021

Gli atei e gli sbattezzati

Parliamone: 

"sbattezzarsi" implica di per sé il fatto di riconoscere il battesimo e di conseguenza l'esistenza di un'entità superiore e la legittimazione della religione.  Per coerenza, anche dichiararsi atei implica lo stesso tipo di ragionamento: mi dichiaro ateo per dissociarmi dalla tua posizione di credente, e quindi implicitamente dichiari che esista un dio. 

Non mi dichiaro ateo (se non per una comprensione comune); non mi dichiaro ateo perché sarebbe la parte opposta di una diversa verità; non mi dichiaro ateo perché dovrei spiegare la "non esistenza del nulla" a persone che non hanno altro argomento a confronto se non la loro cieca fede, e io  non sono così capace nell'esposizione dal poterlo fare in modo soddisfacente; non mi dichiaro ateo perché sarebbe come dichiarare che non credo a babbo Natale (anche se mi farebbe piacere sapere che esista). 

Non sono ateo per il semplice motivo che non vedo motivi per pormi problemi inesistenti come il credere in qualcosa di intangibile, impalpabile, invisibile, innaturale, incredibile (e un altro paio di "in..." a vostro piacimento), quando di problemi reali ne esistono molti e non risolvibili con i miracoli o le preghiere; quindi: "... chi vuol essere ateo sia di doman non c'è certezza..." , ragion per cui, sappiate chi siete senza doverlo fare sapere agli altri perché l'autodeterminazione è coscienza e sapienza, e forse anche saggezza, ma non garantisco. 


"Tratto dal romanzo (postumo alla gioventù) "Smemorie di un vecchio cialtrone",  di Roberto Bani.

06 marzo 2021

Su o Giù



Ero in un incubo. 

Mi sono guardato intorno, 

ma forse era tuo. 

Mi manca l'aria 

e non te ne sei accorta,

ho il passo troppo leggero quando 

vengo da te.

Ti fa paura l'altezza? 

A volte  mi fa sentire forte,

puoi contare i secondi prima della fine, 

sorridere senza sapere perchè.

Puoi decidere, 

su o giù,  

e stare qui forse mi fa più paura. 

Canto le canzoni che ami 

e stringo i pugni,

mani piangenti.

Tu non sai piangere, 

non ami il gusto amaro 

della solitudine, 

ti ricorda troppo il tempo del silenzio.

Spegni i tuoi occhi, 

il tempo di non vedermi più,

il tempo per confondermi con un altro semaforo.


RB



Vieni da me

Accendo il mondo troppo presto. 

Conosco troppi nomi che non ricordo più;

Il tuo l'ho messo nell'ultimo istante di un giorno

che è passato di qui in punta di piedi.

Mi chiami senza voce

e l'urlo del desiderio

dentro la tua testa non fa più nessun rumore.

Ti ho cercato troppe volte

per avere ancora la voglia di crederci 

ed ora tocca a te: 

dentro o fuori.

Parlo a te, 

che non riconosci il dolore

e spegni il cuore per non vedere quanto male ti ho fatto,

quanto sia facile sbagliare,

quanto sia difficile il perdono.

Vieni da me, 

forse sono solo un sogno,

pronto per essere sciolto 

dentro al prossimo giorno.


R.B.

05 febbraio 2021

Il Mio Migliore Amico

 

Forse mi manca un amico. O forse no. Forse "un amico" è anche l'insieme di molti amici, quelli che hanno ognuno le mille cose di cui hai bisogno in un solo amico. Un solo amico può avere tutto, ma se va via, può anche portarsi via tutto l'insieme delle cose che fanno di lui il tuo amico. E tu non cercherai più il tuo "migliore amico", perché forse capisci che il tuo migliore amico è fatto dalle tante persone che da anni girano intorno alla tua vita, persone che stimi, con le quali ti confronti, condividi momenti, luoghi, passioni, risate, cibo, a volte lacrime, tristezza e rabbia.
E mi guardo intorno e vedo che il mio amico ha il volto della strada dove cammino incrociando i tanti volti del mio amico.

RB