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26 luglio 2014

Ritornano i nomi.
Nomi che sanno di sangue,
lasciati a terra a morire.
Li vedi scorrere sullo schermo,
senza tregua,
tutti i giorni.
Non si può chiamare "casa"
un cimitero,
dove i custodi sono i tuoi padri,
ed i morti i tuoi fratelli.
Una striscia di terra
regalata per morire.
Ed il tempo scorre al contrario.
E nulla cambia.
Mi fanno ancora male le mani,
che non riesco più a guardare,
mi fa ancora male il cuore,
che aspetta solo il silenzio.



Ti sento

Ti sento piangere,
ogni giorno,
nel buio del mio silenzio,
ti sento maledire i tuoi sogni,
ogni notte,
quando non posso dormire
ti sento ridere,
ogni mattina,
davanti allo specchio,
per ingannare la solitudine,
ti sento
trattenerere il respiro
ogni istante, 
ma senza te mi manca l'aria.