NON POSSO
PARLARE
Dove ti spingerà
questo buio che ti insegue?
Forse nel solito
angolo del muro,
dove non riesci
più nemmeno a piangere.
In quale incubo
nasconderai
le tue speranze di fuga?
Forse dentro al
tuo diario,
Dove scrivi
sempre le stesse lacrime.
Con quali scudi proteggerai
le tue speranze
e la tua carne
ferita?
Forse dietro porte mille volte violate
Dove inutilmente
trattieni il respiro.
Come nasconderai
la tua gelida paura
E le tue
necessarie bugie?
Forse dentro
maniche lunghe e dietro occhiali scuri
dove guardare la
libertà e tacere la tua agonia.
Quando un giorno
smetterai
di credere alla solitudine
e mi racconterai
del tuo viaggio in apnea,
sull’ultimo
vagone della vita,
allora ti
insegnerò a gridare,
ti regalerò una
spada di fuoco
e un urlo di
guerra.
Vieni,
portami la tua storia,
ti aiuterò
scriverne un’altra,
senza il gusto
amaro del sale,
tutta a colori,
dove la notte
avrà il sapore dei sogni.
Parlami.