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01 febbraio 2008

Prendi solo la notte


Di quel nulla che sono,
prendi solo la notte
per avvolgere i tuoi fianchi;
l'ultima onda lambisce la speranza.
Ogni tanto scende l'autunno
e racconta di estati
dove era bello fermarsi a guardare
la terra alzata dalle mani dell'uomo.
Forse sotto la neve hanno scritto
il nuovo nome del domani.
Appoggio i piedi sulle radici di un ulivo
mentre attendo un vento che mi pieghi;
e ti scriverò perché rido e da solo
raccolgo gli ultimi clangori dei miei giorni.
Cigolava l'armatura dentro me,
e la ruggine ha macchiato il tempo
e le promesse.

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