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18 marzo 2008

Spine


Parlami piano,
il fragile suono della paura

allontana i desideri della vita.

Resta in silenzio,

accarezza le mie spine:

sapremo baciare il nostro amore

senza incrociare strade,

camminando sulle lacrime
come un santo senza miracoli.
Saranno sempre le notti
a tenerci la mano.
Sto chiudendo gli occhi,
resta solo un respiro.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra di aver letto la bozza di questa poesia..:-)

Anonimo ha detto...

Ma invece di ascoltare il respiro...se provassimo a leggerci dentro?
Non c'è nulla da ricordare quando ancora è tutto da vivere.
Bella, Bob.
(ho provato ad aprire il profilo di kazilar...e mi scatta una proposta di antivirus...!aiuto!ma che è!)
R.