Tangibile,
come la verità che
racconta una voce senza nome.
Voce alla quale non sai prestare un volto.
Verità che diventa tangibile
quando devi tornare a mentire
per non nascondere il tuo nome.
Ma sei sempre più quello di prima
perchè i nomi lasciano una scia dietro di se,
come le comete.
Compagna e amica,
ritorna la notte,
feroce e affilata
siede accanto al mio nome
e mi regala l'ultimo tramonto.
Non capisco se sono stanco o se mi stancano gli altri. Cercare risposte è un gran bel mestiere ma devi avere pronte le giuste domande. Ma, soprattutto, bisogna sapere a chi farle. Voi avete risposte?
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09 novembre 2011
27 aprile 2011
Oniricon
Mi hai sognato stanotte?
Ero nel buio che respiravo piano
e ti osservavo ansimare di piacere.
Mi hai pensato stanotte?
Ero solo nel mio sogno
mentre tu sceglievi un altro desiderio
senza titoli di coda.
Mi hai baciato stanotte?
Ero assetato e delirante
mentre tu bevevi con avidità
da una fonte sconosciuta.
Mi hai dimenticato stanotte?
Ero dentro al passato
e morivo in silenzio,
aspettando mi chiamassi.
Ma io non c'ero.
Ero nel buio che respiravo piano
e ti osservavo ansimare di piacere.
Mi hai pensato stanotte?
Ero solo nel mio sogno
mentre tu sceglievi un altro desiderio
senza titoli di coda.
Mi hai baciato stanotte?
Ero assetato e delirante
mentre tu bevevi con avidità
da una fonte sconosciuta.
Mi hai dimenticato stanotte?
Ero dentro al passato
e morivo in silenzio,
aspettando mi chiamassi.
Ma io non c'ero.
18 aprile 2011
Sul prato
Dentro ai pensieri scorrono nuvole e vento
Non scelgo più i gesti.
Si muovono dentro il semplice caos della vita.
E sdraiato sul prato ti guardo.
Dico sempre no al cuore,
per non sbagliare.
Le parole vanno da sole,
non raccontano mai le le cose che vorrei.
Troppi giorni si sciolgono
dentro vecchi calendari,
senza giorni di festa.
E' che non so tenere i conti,
manca sempre qualcosa.
Insieme al vento oggi ho suonato
la musica che ho scrtitto per noi.
E sdraiato sul prato ti aspetto.
Accompagnami al treno,
voglio salutarti ancora,
ma forse non partirò più.
Oggi i suoni sono più limpidi,
così pieni di dolcezza
e mutevole gioia.
E sdraiato sul prato ti parlo.
Ancora ti parlo.
Non scelgo più i gesti.
Si muovono dentro il semplice caos della vita.
E sdraiato sul prato ti guardo.
Dico sempre no al cuore,
per non sbagliare.
Le parole vanno da sole,
non raccontano mai le le cose che vorrei.
Troppi giorni si sciolgono
dentro vecchi calendari,
senza giorni di festa.
E' che non so tenere i conti,
manca sempre qualcosa.
Insieme al vento oggi ho suonato
la musica che ho scrtitto per noi.
E sdraiato sul prato ti aspetto.
Accompagnami al treno,
voglio salutarti ancora,
ma forse non partirò più.
Oggi i suoni sono più limpidi,
così pieni di dolcezza
e mutevole gioia.
E sdraiato sul prato ti parlo.
Ancora ti parlo.
02 aprile 2011
DUE PAROLE
(foto di Roberto Bani)
Ho guardato negli occhi di un uomo, antico come la storia che racconta, e solenne, e fiero.
L'ho incontrato nel tempo che è da percorrere prima di perdere la ragione. Le sue mute scuse scendevano in gola insieme alle lacrime e tremante mi ha chiesto di te, e della notte che ti ha nascosto ai suoi occhi. La mia pietà gli ha regalato due parole e un gesto di addio; due parole che non ricordo più, perchè ancora non le ho udite; due parole che sono sepolte in un altro giorno, in una terra sconsacrata all'amore.
Ho guardato negli occhi di un uomo, antico come la storia che racconta, e solenne, e fiero.
L'ho incontrato nel tempo che è da percorrere prima di perdere la ragione. Le sue mute scuse scendevano in gola insieme alle lacrime e tremante mi ha chiesto di te, e della notte che ti ha nascosto ai suoi occhi. La mia pietà gli ha regalato due parole e un gesto di addio; due parole che non ricordo più, perchè ancora non le ho udite; due parole che sono sepolte in un altro giorno, in una terra sconsacrata all'amore.
06 febbraio 2011
senza titolo
Lascio qui un fiore,
e aspetterò una mano
che lo raccolga.
Una morbida mano
che ricordi il mio nome.
e aspetterò una mano
che lo raccolga.
Una morbida mano
che ricordi il mio nome.
29 gennaio 2011
Nessuna risposta
Non rispondi più.
Hai cercato troppo ciò che ho negato,
ho nascosto e ucciso ciò che era nostro.
Il futuro aveva il tuo nome
ma non avevo ancora imparato a leggere.
Ed ora il vuoto mi uccide.
Hai cercato troppo ciò che ho negato,
ho nascosto e ucciso ciò che era nostro.
Il futuro aveva il tuo nome
ma non avevo ancora imparato a leggere.
Ed ora il vuoto mi uccide.
28 gennaio 2011
Quello che il silenzio non racconta
E' nei giorni che passano
senza lasciare tracce,
nei silenzi del mio sangue
che non riesce più nutrire
la mia carne,
nei gesti vuoti delle mie carezze
che inseguono ologrammi sbiaditi,
nello sguardo distratto del mondo
che respinge le mie fughe,
è dentro al cuore stanco
del mio passato,
è dentro a tutto questo
che ho perduto
la mia spada e la mia forza.
E giaccio qui,
sotto il peso
di una arrugginita armatura
di carta scritta,
che inesorabile mi parla
di te.
senza lasciare tracce,
nei silenzi del mio sangue
che non riesce più nutrire
la mia carne,
nei gesti vuoti delle mie carezze
che inseguono ologrammi sbiaditi,
nello sguardo distratto del mondo
che respinge le mie fughe,
è dentro al cuore stanco
del mio passato,
è dentro a tutto questo
che ho perduto
la mia spada e la mia forza.
E giaccio qui,
sotto il peso
di una arrugginita armatura
di carta scritta,
che inesorabile mi parla
di te.
19 gennaio 2011
Fuori servizio
14 gennaio 2011
Il destino zoppica
Il destino zoppica,
cambia strada,
Incontra la follia dietro l'angolo,
diventa sogno e disperazione.
Non andare via con le
le tasche piene dei giorni miei;
lentamente il ghiaccio si scioglie,
nasce la sorgente che alimenta un altro viaggio.
cambia strada,
Incontra la follia dietro l'angolo,
diventa sogno e disperazione.
Non andare via con le
le tasche piene dei giorni miei;
lentamente il ghiaccio si scioglie,
nasce la sorgente che alimenta un altro viaggio.
Piccole barche di carta
che ignorano la rotta della tristezza
si perdono felici dentro agli attimi.
Il destino non scommette più,
perde sempre al banco dell’amore
e mille volte al giorno
ripeto che ti amo,
e mille volte al giorno
mi sorridi.
13 gennaio 2011
QUI, PER TE
Sono qui,
per te.
Il mio dito punta dritto
al tuo dolore.
Ti farò così
male che mi ringrazierai.
Solo quando sarai sazia di lacrime
allora potrai amare
i pensieri che ti regalerò.
per te.
Il mio dito punta dritto
al tuo dolore.
Ti farò così
male che mi ringrazierai.
Solo quando sarai sazia di lacrime
allora potrai amare
i pensieri che ti regalerò.
12 gennaio 2011
il mio nome sul muro
Sono andato troppo lontano,
così lontano da non vedere i suoi occhi,
da non sentire il suo respiro.
Il mio nome scritto sopra il muro
è sbiadito nel silenzio.
Troppo lontano dalle stagioni
che regalavano frutti abbondanti
e passi leggeri.
Troppo lontano da tutti.
Nascosto dietro alla libertà,
ascolto gli insulti dell'anima
ferita dall'indifferenza.
Mille schegge di mille specchi
si spartiscono la mia verità.
così lontano da non vedere i suoi occhi,
da non sentire il suo respiro.
Il mio nome scritto sopra il muro
è sbiadito nel silenzio.
Troppo lontano dalle stagioni
che regalavano frutti abbondanti
e passi leggeri.
Troppo lontano da tutti.
Nascosto dietro alla libertà,
ascolto gli insulti dell'anima
ferita dall'indifferenza.
Mille schegge di mille specchi
si spartiscono la mia verità.
senza titolo
Non torno da nessuno.
Fuggo da me,
dalle mie ombre,
dalle mie unghie sul divano.
Quanto spazio si libera
uccidendo le speranze?
Fuggo da me,
dalle mie ombre,
dalle mie unghie sul divano.
Quanto spazio si libera
uccidendo le speranze?
09 gennaio 2011
Piccolo male
Mi sono punto.
Una punta d' ago ha bucato la mia pelle. L'indice ora sanguina: una piccola goccia di sangue che sembra quasi ansiosa di scappare da me.
E' rosso. Di quel rosso scuro che riconosco mio, carico di orgoglio e forza. Vorrei poter leggere dentro a quel sangue per riuscire a capire se lo stordimento che provo è una malattia.
E' la sua voce che mi rende così? ... Basta una voce?... O sono le parole? In mezzo alla folla di parole che mi dice ogni tanto ne cade una che taglia il fiato...
Amo le sue parole.
Cosa c'è dentro questo sangue? Continua a uscire sangue. Vuole risposte anche lui?
- "Non so che dirti! Fermati...ti prego."
E poi ride,: Lei ride. Ride così bene che sembra musica. Ma non ha risposte. Nemmeno lei ha risposte.
Mi ha detto: "Credici. Credimi ".
Dentro questo sangue c'è un piccolo male, che cresce senza controllo.
Mi è venuta fame di emozioni. Ingordigia di lei che è solo un'ombra.
Il sangue esce ancora.
Aspetto.
Forse morirò dissanguato.
Anche quando il sangue non uscirà più.
Una punta d' ago ha bucato la mia pelle. L'indice ora sanguina: una piccola goccia di sangue che sembra quasi ansiosa di scappare da me.
E' rosso. Di quel rosso scuro che riconosco mio, carico di orgoglio e forza. Vorrei poter leggere dentro a quel sangue per riuscire a capire se lo stordimento che provo è una malattia.
E' la sua voce che mi rende così? ... Basta una voce?... O sono le parole? In mezzo alla folla di parole che mi dice ogni tanto ne cade una che taglia il fiato...
Amo le sue parole.
Cosa c'è dentro questo sangue? Continua a uscire sangue. Vuole risposte anche lui?
- "Non so che dirti! Fermati...ti prego."
E poi ride,: Lei ride. Ride così bene che sembra musica. Ma non ha risposte. Nemmeno lei ha risposte.
Mi ha detto: "Credici. Credimi ".
Dentro questo sangue c'è un piccolo male, che cresce senza controllo.
Mi è venuta fame di emozioni. Ingordigia di lei che è solo un'ombra.
Il sangue esce ancora.
Aspetto.
Forse morirò dissanguato.
Anche quando il sangue non uscirà più.
03 gennaio 2011
Sole sul viso.
Metto un po' di sole sul viso.
Scelgo l'ultimo vestito,
e lascio aperta la finestra
così che il vento possa rubare
il mio solito sorriso.
Trasudano pezzi di realtà
dentro ogni mio respiro
che lentamente raccontano
la mia vergogna.
Ti lascio andare via
perchè sono solo,
perchè i miei pensieri
non hanno unghie
e nemmeno speranze
che ti possano trattenere
Non so dare nomi alle attese
e alle paure,
e così sono rimasto qui,
a giocare col silenzio,
sognandoti.
Metto un po' di sole sul viso,
dove prima c'era un sorriso.
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