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02 ottobre 2020


Prima di chiudere gli occhi

Ho preparato i sogni.
Vado a dormire sempre più tardi,
dopo aver ascoltato la solita musica,
quella adatta alla mia anima.
Non ho un'anima, 
un'anima stabile da ritrovare e riconoscere;
è un'anima che muta,
e vaga dentro alle emozioni,
tra un suono e una parola.
Preparo i sogni
per non disperdere inutilmente la notte
dentro ad incubi che ricordano troppo la vita.
Ti ho scritto anche stanotte;
scrivo sempre le solite cose che nessuno capisce,
nemmeno tu.
Scrivevo lettere da ogni lato della terra,
da ogni punto del tempo,
da ogni guerra e da ogni pace mancata,
credendo di essere nel posto giusto, 
con la verità dentro una valigia ventiquattrore.
Non tornavo mai e nessuno mi aspettava mai.
Il mio tempo è stato troppo pieno di appunti
in ogni istante del giorno da farmi rinunciare alla vita.
Forse basterà solo un cenno da lontano,
nel momento dello sguardo,
l'ascoltare una voce,
il socchiudere gli occhi.
Basterà un attimo senza doversi voltare,
per sentire la libertà soffiarmi sul viso.

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