Accendo il mondo troppo presto.
Conosco troppi nomi che non ricordo più;
Il tuo l'ho messo nell'ultimo istante di un giorno
che è passato di qui in punta di piedi.
Mi chiami senza voce
e l'urlo del desiderio
dentro la tua testa non fa più nessun rumore.
Ti ho cercato troppe volte
per avere ancora la voglia di crederci
ed ora tocca a te:
dentro o fuori.
Parlo a te,
che non riconosci il dolore
e spegni il cuore per non vedere quanto male ti ho fatto,
quanto sia facile sbagliare,
quanto sia difficile il perdono.
Vieni da me,
forse sono solo un sogno,
pronto per essere sciolto
dentro al prossimo giorno.
R.B.
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