E' giusto così.
Il pifferaio magico non incanta più nessuno.
Ora suona seduto in riva al mare
illudendosi di far sorgere il sole.
E non dorme più,
per non perdere altro tempo
in viaggi senza meta.
Ha speso gli ultimi battiti del cuore
camminando sopra un filo sospeso,
per ricordare un nome.
E' giusto così,
era solo un insieme di parole.
Non capisco se sono stanco o se mi stancano gli altri. Cercare risposte è un gran bel mestiere ma devi avere pronte le giuste domande. Ma, soprattutto, bisogna sapere a chi farle. Voi avete risposte?
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18 agosto 2014
26 luglio 2014
Ritornano i nomi.
Nomi che sanno di sangue,
lasciati a terra a morire.
Li vedi scorrere sullo schermo,
senza tregua,
tutti i giorni.
Non si può chiamare "casa"
un cimitero,
dove i custodi sono i tuoi padri,
ed i morti i tuoi fratelli.
Una striscia di terra
regalata per morire.
Ed il tempo scorre al contrario.
E nulla cambia.
Mi fanno ancora male le mani,
che non riesco più a guardare,
mi fa ancora male il cuore,
che aspetta solo il silenzio.
Nomi che sanno di sangue,
lasciati a terra a morire.
Li vedi scorrere sullo schermo,
senza tregua,
tutti i giorni.
Non si può chiamare "casa"
un cimitero,
dove i custodi sono i tuoi padri,
ed i morti i tuoi fratelli.
Una striscia di terra
regalata per morire.
Ed il tempo scorre al contrario.
E nulla cambia.
Mi fanno ancora male le mani,
che non riesco più a guardare,
mi fa ancora male il cuore,
che aspetta solo il silenzio.
12 maggio 2014
C'era il mare quel giorno
Ti ho chiesto di morire
e lo hai fatto.
Hai spento il mio nome
e hai acceso il tuo silenzio.
Ma i miei incubi hanno il rumore del giorno,
e i miei sogni hanno sempre i tuoi occhi.
Non esiste nome
che mi faccia dimenticare il tuo,
non esiste montagna
più forte della tua assenza.
Lasciami ancora un po' del tuo tempo,
lascia morire i miei malati ricordi.
Ricordo la strada,
ma è troppo buio per non avere paura
che tu non ci sia più.
04 gennaio 2014
01 gennaio 2014
Lettera nel silenzio.
"Lo sai, ormai sono stanco e aspetto di sparire. Ho finito i cassetti dove mettere i pensieri. So che basterebbe una parola per vedere ancora un sorriso. Forse no. Forse stavolta la tua testa non si girerebbe più indietro. E' giusto così in fondo. Avrei continuato a fermare la tua vita, ti avrei costretto ad attese interminabili, ad amori nuovi. Ora hanno scritto una data sul calendario e presto la vedrò anche io. Non ho più fretta. Non posso regalarti il mio dolore, la mia fine. Le candele se le spegni in piena luce, non le vede nessuno."
28 dicembre 2013
Vorrei provare a morire da solo,
senza il racconto di una vita,
guardando negli occhi.
la mia stupida paura di vivere
con il tuo respiro sul mio viso.
Finalmente solo,
in questo luogo ormai morto,
dove i rumori non hanno nomi,
e i sospiri sono simili ai rantoli della morte.
Sono qui. Non ti aspetto più.
So che non verrai.
senza il racconto di una vita,
guardando negli occhi.
la mia stupida paura di vivere
con il tuo respiro sul mio viso.
Finalmente solo,
in questo luogo ormai morto,
dove i rumori non hanno nomi,
e i sospiri sono simili ai rantoli della morte.
Sono qui. Non ti aspetto più.
So che non verrai.
20 novembre 2013
LE ULTIME STELLE
E' generoso il silenzio.
E' il limite della sofferenza.
Mi hanno contato i giorni,
e li sento finire, senza paura.
Non serve averti vicino,
a cantare le canzoni del tramonto,
a ululare alla luna.
Sto finendo di contare le ultime stelle,
un inventario senza fine,
sto cercando di sorridere alle ultime bugie,
una vecchia verità.
Lasciami andare,
anche se non voglio,
lasciami ascoltare il silenzio,
anche se sono io a cercarti.
E' il limite della sofferenza.
Mi hanno contato i giorni,
e li sento finire, senza paura.
Non serve averti vicino,
a cantare le canzoni del tramonto,
a ululare alla luna.
Sto finendo di contare le ultime stelle,
un inventario senza fine,
sto cercando di sorridere alle ultime bugie,
una vecchia verità.
Lasciami andare,
anche se non voglio,
lasciami ascoltare il silenzio,
anche se sono io a cercarti.
17 novembre 2013
Senza ricordi
Se solo potessi ritrovare la rabbia ed il dolore che tu mi hai lasciato dentro,
se solo ricordassi le tue laceranti parole,
se ancora una volta ascoltassi la follia che guida le tue parole in certi momenti,
ecco che,
se ancora una volta trovassi una ragione per non pensare a te,
sarei salvo.
Ma sarei morto.
11 ottobre 2013
Troppo difficile
Forse la gente crede di amare, senza fingere.
Ci prova, disperatamente. Poi si abbandona al sesso.
E lo scambia per amore.
Forse la vita è solo un malinteso tra persone che non parlano lo stesso linguaggio del cuore.
Forse è più facile amare che essere amati.
Forse è vero il contrario.
Forse siamo immensamente soli e amare qualcuno o qualcosa ci aiuta a sopravvivere.
Forse non sappiamo nulla.
Forse la gente crede di amare, senza fingere.
Ci prova, disperatamente. Poi si abbandona al sesso.
E lo scambia per amore.
Forse la vita è solo un malinteso tra persone che non parlano lo stesso linguaggio del cuore.
Forse è più facile amare che essere amati.
Forse è vero il contrario.
Forse siamo immensamente soli e amare qualcuno o qualcosa ci aiuta a sopravvivere.
Forse non sappiamo nulla.
21 giugno 2013
Non rimane mai nulla di noi
Stanotte ho lasciato che il dolore arrivasse prima del tempo.
A volte si ha bisogno di soffrire per capire se si e' ancora capaci di piangere.
E' un po' come ingannare il giorno chiudendo gli occhi.
Ho lasciato chiusa la porta così che tu debba bussare per entrare,
così da non trovare i miei desideri perduti dentro ad un sogno.
Ed e' stato domani che ti ho dimenticata, perche' oggi non ero pronto.
E' stato domani che non ti ho sognata perché oggi ho comprato una speranza col tuo nome.
Ho provato a ricordare la tua assenza,
ed era cosi tagliente che avrei voluto piangere.
Non rimane mai nulla di noi.
Solo l'istante e la ragione.
Ho chiuso la porta, per non disturbare.
11 maggio 2013
20 novembre 2012
un sorriso libero
Volevo raccontarti l'ultimo sorriso che ho incrociato per strada.
Lo portava a spasso un bambino: un sorriso libero, senza guinzaglio, infilato tra due occhi selvatici e ancora impreparati al mondo. Lo lasciava scorrazzare per strada, come se fosse possibile sorridere a chiunque, senza motivo, con l'irragionevole follia della felicità.
Irresponsabile piccolo diavolo, col sorriso gratuito.
Lo portava a spasso un bambino: un sorriso libero, senza guinzaglio, infilato tra due occhi selvatici e ancora impreparati al mondo. Lo lasciava scorrazzare per strada, come se fosse possibile sorridere a chiunque, senza motivo, con l'irragionevole follia della felicità.
Irresponsabile piccolo diavolo, col sorriso gratuito.
Volete stare bene.
Volete stare bene.
Comprare qualche ora di dolore, di gioia, di sogni, di emozioni in luoghi lontani, magari dove si può fingere, così, tanto per saper riconoscere i sentimenti e farvi due lacrime quando conviene, soppesare bene i pro e i contro della vita, ma senza coinvolgimaneti personali, solo per gioco, E poi, alla fine decidete che ho troppe pretese, ho idee che voi non volete condividere perché vi fanno sentire inetti, o troppo stupidi e che vi mettono in imbarazzo con il vostro moribondo e fragile ego.
E fate spendere ore. Ore che non hanno costo per voi, perchè per voi non hanno valore. Un tempo senza prezzo. Ingordi di parole e di emozioni le ingoiate come fossero il piatto di moda dello chef di grido, pensando che i soldi comprino tutto, anche l'intelligenza. Mi cercate perchè la mia testa è migliore della vostra e se lascio cadere qualche parola nelle vostre tasche vi sentite bene, gratificati dalla mia stanca attenzione per i vostri piccoli spiriti. Non vi costa nulla l'arte. La comprate a peso per rivenderla nel vostro mondo di oggetti comprati, insieme alle belle parole imparate, pronte per essere pronunciate nelle grandi occasioni. Ma buttarsi giù da una torre non vuol dire volare, affacciarsi alla finestra non é conoscere il mondo e parlare su un palco non significa recitare.
Comprare qualche ora di dolore, di gioia, di sogni, di emozioni in luoghi lontani, magari dove si può fingere, così, tanto per saper riconoscere i sentimenti e farvi due lacrime quando conviene, soppesare bene i pro e i contro della vita, ma senza coinvolgimaneti personali, solo per gioco, E poi, alla fine decidete che ho troppe pretese, ho idee che voi non volete condividere perché vi fanno sentire inetti, o troppo stupidi e che vi mettono in imbarazzo con il vostro moribondo e fragile ego.
E fate spendere ore. Ore che non hanno costo per voi, perchè per voi non hanno valore. Un tempo senza prezzo. Ingordi di parole e di emozioni le ingoiate come fossero il piatto di moda dello chef di grido, pensando che i soldi comprino tutto, anche l'intelligenza. Mi cercate perchè la mia testa è migliore della vostra e se lascio cadere qualche parola nelle vostre tasche vi sentite bene, gratificati dalla mia stanca attenzione per i vostri piccoli spiriti. Non vi costa nulla l'arte. La comprate a peso per rivenderla nel vostro mondo di oggetti comprati, insieme alle belle parole imparate, pronte per essere pronunciate nelle grandi occasioni. Ma buttarsi giù da una torre non vuol dire volare, affacciarsi alla finestra non é conoscere il mondo e parlare su un palco non significa recitare.
24 agosto 2012
ISTRUZIONI PER L'USO
Il vuoto dentro
non restituisce nemmeno l'eco.
La paura perde significato,
si trasforma in rinuncia.
L'effimero si trasmuta
in un eterno inganno,
senza peso,
una lieve morte
che si confonde tra souvenir inutili
e afrori estivi.
Una vita a pelo d'acqua,
guardando distrattamente le onde,
con la vita che rimane sommersa.
Il vuoto dentro
non restituisce nemmeno l'eco.
La paura perde significato,
si trasforma in rinuncia.
L'effimero si trasmuta
in un eterno inganno,
senza peso,
una lieve morte
che si confonde tra souvenir inutili
e afrori estivi.
Una vita a pelo d'acqua,
guardando distrattamente le onde,
con la vita che rimane sommersa.
19 agosto 2012
09 agosto 2012
Quello che siamo
Non ricordo più il suono del mio nome,
il rumore del mio mare,
il calore del mio deserto,
le paure dei miei viaggi.
I singoli frammenti del dolore
si conficcano nei sogni,
scavano nella lingua
parole che scivolano via,
in leggeri racconti,
che nessuno ascolta.
La notte ha chiuso il varco,
e ritornano gli sguardi degli ultimi istanti,
prima del tuono,
prima del fulmine,
prima della fuga.
Non siamo più uomini,
pensieri,
voci,
parole.
Siamo solo quello che siamo:
un alito di vita.
13 luglio 2012
E parlano.
Dicono un sacco di cazzate sull'amore, ci credono, ti fanno credere di essere l'unico loro pensiero, si fanno desiderare, scopare, ti chiamano per dirti che sei l'unico loro pensiero e poi alla sera vanno con le amiche e si dimenticano di te. O meglio: ti rendi conto che per loro non sei che una virgola dentro ad un discorso, una virgola che se anche viene dimenticata non fa cambiare il senso al discorso. Non sei un cazzo di niente per loro. O meglio: sei un cazzo. Il cervello di una donna ha sinapsi differenti da quelle di un uomo; il loro collegamento è trasversale, ambiguo, equivoco. Una donna ha sempre bisogno di giocare con il suo ego, ha sempre bisogno di perdersi dentro alle parole e di piangere un po’.
E noi ci si casca sempre. Tra le braccia di una donna siamo inutili come un due di picche a briscola.
Sono così ripetitive e prevedibili che viene da domandarsi se la madre non sia una per tutte.
Se poi ti capita di dire loro che le ami davvero, si spaventano; vengono prese da mille dubbi e alla fine si inventano un mal di pancia, un compleanno oppure ti dicono che non vogliono soffrire e che piuttosto di iniziare un qualcosa ti regalano un buono per andartelo a prendere in quel posto. Ma sempre con gentilezza e con qualche lacrima che scende lungo le guance ( che non guastano mai e che fanno sempre la loro porca figura).
Zio Oscar diceva bene: “Le donne non hanno mai nulla di interessante da dire. Ma lo dicono così bene.”
Bugie e gingilli. Scegliete l’ordine voi.
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