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02 febbraio 2007

SCRIVO?



Cerchi ancora gli altri.
Non hanno nulla da darti,
hanno mani vuote e rapaci.
Sei così anche tu?

Forse compro il mondo,
ho trovato una chiave
per imprigionare la rabbia.
Dove la butto?

Faccio un giro col piacere,
ogni tanto fa bene,
senza prenderci gusto.
Faccio bene?

Il cappellaio matto ha finito le teste,
ha sbagliato misura a tutti;
pensava che la follia fosse sua.
Che lavoro farà?

Fa di me quello che vuoi,
io ti nomino mio Dio.
Dimmi almeno che son bravo.
Scusa, mi hai riconosciuto?

Anche la plastica adesso è novità,
sta prendendo il posto dell'ansia,
sentimento inutile, lo so.
Toccherà anche all'amore?

Hai portato il tuo catalogo,
mille pagine scritte fitte,
dentro hai messo quasi tutto.
Mi potresti cancellare?

Costruisco i loro ghetti
dove sono specializzati,
dove si odiano col sorriso.
Ma l'arte non è una sola?

Sei arrivato fin quaggiù,
ma non hai trovato nulla.
Se ora scrivo questa rima,
posso farti una domanda?

Perché?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La poetessa atroce ricorda che cercandoti dentro tutti i ghetti , non ti ha trovato .
La poetessa atroce ti ha fatto un cappello con le sue mani , della tua misura , pur sapendo , nella sua follia , che non lo metterai mai .
La poetessa atroce non ti pone domande , sapendo che tu come lei , non cerchi risposte .
La poetessa atroce non riesce a far rime : perchè ?
Perchè è atroce !

Un sorriso , Bob .
R.

Anonimo ha detto...

io non mi chiedo nemmeno più perchè, ma solo quando