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09 maggio 2007

Bagaglio appresso.



Ho posato la mano
sulle cose perdute
dove posso respirare
controvento,
sperando che ogni suono
sia musica.
Forse un bacio ricorda la felicità.
Non attendo mai le stagioni;
conoscono la strade e l'indirizzo,
sanno scolpire il mio tempo
e non devono mai chiedere perdono.
Piccoli passi che conosco,
sguardi, visi,
profumo di vaniglia,
densi pensieri.
Torniamo a sorridere,
avremo solo i nostri nomi
non contarci,
avremo solo i nostri nomi
nessuna speranza.
E tutto ci accompagna,
tutto ci abbandona

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