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30 settembre 2008

L'attesa


A che serve avere nelle mani i suoni giusti, precisi e determinati del pensiero se manca la forza di lasciare il segno sulla vita.
Le parole muoiono ogni giorno, affogate dentro i malintesi, incarnite dentro l'ipocrisia delle verità che compriamo per arrivare a domani.
Leggera, mi servirebbe una vita più leggera, fatta di occhi meno severi, cuori pronti all'emozione, suoni limpidi.
Colleziono dita puntate su di me, scrivo inutili cose per solcare sterili campi, raccolgo frutti acerbi per sfamare il mio orgoglio, dimentico le altrui promesse per non ricordare le mie, calpesto i fiori credendo siano di ferro, dormo del sonno altri per rubare i loro sogni.
E così inutile scrivere ancora verità se nessuno vuole leggerle. Dimmi solo se rimani, dimmi se ancora ho spento il sole.

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