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21 settembre 2008

Perchè non è mai finita


C'è gente che si ostina a non voler restare lontana da me. Fare terra bruciata intorno non serve a nulla, hanno il bastone da rabdomante.
I citofoni hanno nomi sempre diversi, le abitudini sono un lusso impensabile. Loro erano abituati a chiamarmi con un fischio, come un cane, ed ora non si rassegnano ad averlo perduto nel bosco. Hanno accarezzato la mia testa per troppo tempo per pensare che possa essere libero. Ma certi boschi sono sicuri solo se li frequenti; è come andare a vendere la propria testa al boia: non si accorgerà nemmeno se è la testa che dovrà tagliare è quella sbagliata.
Non vogliono perdere, non conoscono rassegnazione.

Ho sempre le tasche pesanti, con messaggi pronti da consegnare ad ogni angolo. Le situazioni diventano ricorrenti, si mordono la coda , mi trascinano dentro mulinelli ingordi.

C'è gente che ha ancora voglia di pensare a me come se fossi vivo. Lo sanno che sono morto da un pezzo, lo sanno che non tornerò. Il rancore è più forte di un uomo, è più forte di ogni cosa.
Qualcosa danzerà sul mio stomaco, insieme alla malinconia, insieme alle cambiali in scadenza della vita, quando incontrerò il mio nome che mi spaccherà il cuore.
E sarà ancora il marmo a raccontare una vita.

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