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18 luglio 2006

Logica



Logica,
didascalica,
assuefatta alla prostituta memoria
che disegnava lacrime sui volti
con miele ,
bandiere
e menzogne al neon.
Angoli di pietra
affilati dalla lingua
che la decima musa avrebbe amato
Morbida, la tua pelle maculata,
che senza lasciare la mia mano,
d’aspetto muta.
Ripeti ancora per me un nome
che nella carne fermenta,
sulla pelle matura.
Ascolta ancora con me
la goccia che ferisce l’acciaio
Nel tempo,
nel tempo.



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