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23 luglio 2006

Polvere (e pace)

E con trepidante flemma
il tuo corpo di cristallo
ha raggiunto nostra madre
Hai scagliato solo urla
arco acuto per morire
non raccolgo i tuoi frammenti
Tramontavi troppo in fretta
diventavi sempre uguale
ripetevi troppe cose
Profumata dalla terra
così amabile e silente
avrai l'erba dentro agli occhi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

leggerti e ascoltarti... impagabili entrambi. E le parole per me, sono già nella tua mente?
bacio

Facciatosta ha detto...

Le parole arriveranno quando smetterò di cercare il silenzio che ascoltava la mia voce.

Anonimo ha detto...

anonima...dagliela e basta