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25 ottobre 2006

Davanti a te.


Mi rovescio qui,
appoggiato al muro,
su questo lurido marciapiede
e aspetto il rumore
dei tuo morbidi passi
che calpestano ancora il mio
grido d'amore.
Morire non costa nulla.

4 commenti:

gabry ha detto...

Hai scritto....che bello!!!Aspetta e vedrai che anche nei più bui vicoli, arriveranno i leggeri passi di ciò che aspetti.
per ora ti arriva il mio sorriso ed abbraccio....ciao dolce
Gabry

Anonimo ha detto...

C'è una poesia di Salinas che Amo molto.
Non è di lui quella che preferisco ma so che capirai perchè ho scelto questa pensando a te...

***

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

gabry ha detto...

Bellissima poesia questa di Salinas.Triste ma veritiera:provare un dolore significa che c'è stata gioia

Anonimo ha detto...

Nei miei pensieri c'era un uomo appoggiato al muro.
Aspettava me.
Non era facile vivere.
Ogni volta era dolce morire.
R.