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19 ottobre 2006

Tanti auguri

Oggi la vita era cosi leggera nelle mie tasche,
che avrebbe potuto volare via
senza ch’io me ne accorgessi.
Non ho posato che un piccolo pensiero
sopra il dolore,
e non ho lasciato nessun
sorriso in portineria per te:
ho chiuso gli occhi sognando
di essere un albero
che aveva come unico amico
un piccolo cane bastardo,
che ogni giorno,
passando, di lì,
alzava la zampa
e mi scaldava le radici.
Della sua inconsapevole presenza
lasciava qualcosa di se.
C'è chi non ha saputo
nemmeno lasciare
l'odio dentro me.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessun messaggio.
Inutile cercare parole scritte
che restino
come testimoni prezzolati
dove il sogno non è in vendita
e la solitudine allontana.
Quello che avrai di me
nemmeno io lo sò.
Quello che rimarrà di te,non lo cercherò
in portineria.
Bello vedere insieme la vita che scorre...
malakim
R.

gabry ha detto...

Ciao, ieri avevo lasciato un commento che evidentemente non è arrivato: il sunto era semplicemente che il fatto di non provare odio,pur esso sia un sentimenti, ti fa solo onore mio dolce poeta...e chi ti lascia così senza parole e ti gela le emozioni, è meglio che si sia allontanato dalla tua strada! Una delle mie stelle per te e ti aspetto.Ciao gabry

Anonimo ha detto...

Mai dar per scontato che quello che leggiamo sia riferito a noi e solo...a noi.
Mai pensare che qualcuno sia solo e sempre nostro.
Provo a chiamarle basi...per una sana felicità?
O...minimo contatto con la verità?
E' vero...sognare aiuta,ma preferisco esser felice da sveglia.
R.