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18 settembre 2006

Categoria vivere: sorrisi.

Categoria difficile. Categoria alla quale tutti aderiscono. Molti rinunciano anzitempo. Volenti o nolenti si prende parte al carnevale della vita. E allora, tanto vale provare.
E ci si impegna, con voglia e speranza. Sorridendo all'umanità. Un sorriso che ti costringi a trasformare in una maschera. Che importa. Il sorriso è come la peste: contagioso.
E inizia cosi la tua avventura! Poche cose da portare sulla schiena ma un immenso bagaglio dentro te. Ti sei sempre detto che quello che hai dentro nessuno te lo potrà mai portare via. Nemmeno se ti portassero via tutto. La vera ricchezza è dentro di te.
Poi incontri altri sorrisi. Quei sorrisi che ti lasciano credere. Quei sorrisi che cominciano a rubarti piccoli pezzi di te. Piccoli pezzi dentro di te.
E così cominci a sentire che qualcosa ti è stato portato via.
Ma tu sorridi. E loro sorridono. Sorridono con te? O di te? Tu sei tranquillo. Vuoi essere tranquillo. Devi essere tranquillo. Non puoi credere di non essere tranquillo, perchè loro sorridono. Vedi i loro denti.
Ma sono sorrisi? I loro denti sono aguzzi. Mordono i tuoi sogni, dilaniano le tue emozioni, sbranano i tuoi progetti. Sono sorrisi?
Quando cominci a pensare con troppe domande cominci a convivere con troppi dolori. Sono sorrisi?
Sei sempre più povero. I denti... Non sono sorrisi. Le risposte cominciano ad arrivare. Non sono sorrisi... Mostrano i denti. Sono vampiri.
Mi avevano scambiato per uno di loro: tu sorridi, loro mostrano i denti. E masticano ogni cosa che trovavano dentro di te. Non sono sorrisi.
Ora fanno male. Prima non li sentivi. Perchè? Solo ora fanno male. Hanno mangiato tutto dentro di te. Anche la morfina dell'amore. Ora stai male. Ora il dolore ti pulsa alle tempie.
E una mattina ti alzi ... e ti guardi allo specchio. Guardi ancora. Il sangue ti gela nelle vene. Guardi ancora. Quello non è più un sorriso. Sono solo denti. Aguzzi denti pronti a mordere.
Ora non hai più nulla. Ora non hai più voglia. Ora sei solo.
E loro, adesso, ridono davvero.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cerco sempre tra le tue parole i sentieri che percorri con la mente.
Quanto sarà lunga l'attesa per avere uno sguardo?
E non mi basterà mai.
A.

Anonimo ha detto...

Interessante...
E' la storia della vita di molti...!
Fa sempre parte di u pezzo teatrale,vero?

Anonimo ha detto...

Grazie... mi ha fatto un immenso piacere ricevere un commento da parte tua nel mio blog...
proprio da te, che scrivi in modo splendido...
questo post mi piace tantissimo...
anche se più si va avanti con la lettura... e più ci si sente morsicare l'anima...
Un bacio e un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Sto scoprendo il tuo bellissimo blog, che come piace dire a me, rappresenta meglio possibile i nostri pensieri, i nostri sogni, le nostre delusioni, i nostri "sorrisi", le nostre "inacazzature", insomma il variegato mondo che ognuno di noi si trasporta da sempre, come un fardello dove abbiamo racchiuso pietre e carezze.....e tu riesci in poche righe, in pochissime frasi a concentrare millenni di pensieri, dolori, dubbi e domande: che sia la vera nuova forma di teatro questa?
Cristallizzando il dolore si sta esattamente come in una ruota panoramica, dove sei tu a decidere quando fermarti ad osservare ed osservarti..e sei tu che decidi che lasciare dietro o portarti più avanti, come biglie colorate di vetro da tenere in un pantaloncino corto tanti anni fa...
Con rispetto assoluto, ti auguro una splendida giornata.
Jonathan

gabry ha detto...

A me non importa se sono vampiri, il sorriso non me lo ruberanno mai perchè un sorriso donato vale tantissimo ed è proprio quando sono triste che cerco di trovare dentro di me un motivo per sorridere, ed allora sento crescere una dolcezza che mi fa sorridere alla vita.Io ti regalo questo mio sorriso: sorriderò con gli occhi, così non vedrai i denti e saprai che non sono un vampiro!!!! Due azzurri occhi che sorridono per te. Gabry