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09 ottobre 2008

Centocinquanta passi


Anche quando sarò rimasto solo,
dentro al buio totale, sommerso da verità nascoste,
con la bocca cucita dalle responsabilità,
anche allora avrò voglia di cercare qualcuno
che sappia leggere sotto le parole.
E lo sai, non alzerò il dito per indicare chi è cieco, chi è sordo, chi è muto.
Mi siederò ed aspetterò.
Le attese portano più lontano di qualunque fuga,
ed in ogni caso lasciano il tempo per respirare
e riconoscere gli occhi del predestinato.
Ho contato i passi per arrivare alla solitudine, pochi ancora.
Centocinquanta passi per arrivare al mare:
lì ho nascosto le mie parole,
confuse tra i tuoi dubbi e i tuoi sogni,
dove una donna antica
ti ha trovata bambina
e ti ha parlato dell'amore.



1 commento:

Chiave a Stella ha detto...

bella. davvero.