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12 agosto 2006

Armonie e cassetti

Sterili confezioni
Oligarchie sonore
Dominio di esegeti
Preziose assonanze
Esili, tintinnanti dita
Pizzicano con sagacia
Ventri di donne gravide
Quegli occhi, quegli occhi
Cercano lettere nei cassetti,
E quei nomi che non sono più nulla
Quei momenti che non ricordano luoghi
Suonare ancora il violino con graziosi coltelli
Non è questa l’armonia più grande, più leggera, più eccitante?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccitante è il tuo modo di scrivere, le tue parole, i tuoi pensieri.
Sempre qui...

Anonimo ha detto...

Quegli occhi... sono sempre gli stessi.
E quei nomi..
gli stessi,ma non gli stessi!
Una carezza

La Fata Verde ha detto...

curioso