Soffice,
lezioso,
il sapore amaro del silenzio
scende
con la saliva calda,
accogliente ragnatela,
nella gola
tra foto dai colori
sbiaditi troppo presto
che si sciolgono dentro te,
dove hai trovato notti più lunghe
per masticare il mio nome.
Non manca mai
nessuno all'appello
nell'agorà dove parlo sempre solo,
di come muore l'amore.
2 commenti:
ehi facciatosta.. grazie per il tuo consiglio. beh c' hai preso, ma ormai hai capito come funziono nello scrivere. si, non riesco a staccarmi dalla mia vita, ma anche perchè faccio del blog un diario-sfogo, non solo un posto in cui cimentarmi da "scrittrice". però grazie per il consiglio, l' accetto sempre volentieri da te. un bacione.
quattro dita sotto le costole..
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