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08 novembre 2006

CONSUETUDINI




Senza darmi una ragione
attendevo il suo parlare,
ingoiavo in silenzio i domani,
le consuete follie del destino
che tiene il mio tempo nelle sue tasche.
Sadico bisogno di vivere
col dolore sempre a portata di mano,
con l'eco continua di una voce
nel perfido gioco dell'esistenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Amo la Libertà.
Assoluta e mai assolutista.

Amo la Libertà individuale,
Mai quella che limita l'altrui.

Arriva sempre un giorno in cui la moneta cade dall'altra parte
e per l'oratore di Libertà,
arriva sorda e improvvisa la condanna.

Non avendo spiccioli da spendermi, ma solo infiniti capitali,
rimango appesa alla nuvola dove mi sono impiccata, incidendo nel cielo, col sangue il suo nome.

E' così che sono nati i tramonti rossi.