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02 novembre 2006

RUMORI DI FONDO

Ho lasciato viaggi incompiuti
dentro stanze coi numeri
ma non sono arrivato a te,
che sei dimentica di promesse
e caldi sapori.

Ho frugato con dolcezza
dentro il tuo corpo,
tra la gente che accanto ci passava,
e dentro letti di neve
dove morbida ti smarrivi
nel sorriso di una foto.

Ti è bastato il tempo di uno sguardo
per misurare la mia inanità
e consacrarmi alla tua indifferenza
che con gaia solerzia,
ti accompagna in nuovi amplessi.

Balla, dentro le ore della notte,
Svuota le tasche dai giorni passati;
rimarrà solo il rumore di fondo
di una piccolo racconto
senza malinconia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come è triste questa poesia, bellissima, ma troppo triste.
Un raggio di sole nella tua vita;
non è andato via, era solo passat una nuvola.
Oggi è di nuovo qui, un bel sole raggiante!

gabry ha detto...

la stella sono io, prima non prendeva il nome

Anonimo ha detto...

Bella specialmente nel finale .
Senza malinconia .
Come dovrebbe essere dopo la fine di un grande amore .
Un bacio .
R.
(Rarra)